26 marzo 2017 - Festa di Primavera



Abbiamo scelto di condividere con Coloro che lo desideravano, una Tradizione: La Ritualità della Terra.
Ogni anno infatti il Samgha si riunisce per Onorare la Natura a inizio Primavera.
Il pomeriggio è iniziato con una riflessione  finalizzata a prendere coscienza del legame indissolubile che lega l'uomo alla Natura, superando la tendenza della mente a vivere un senso di separazione.
Riporre l'attenzione sul respiro ci permette di toccare con mano con semplicità che Noi siamo Natura poiché non esistono frontiere o linee di confine tra il nostro corpo e l'aria che entra a farne parte.
In questo periodo dell'anno dove osserviamo la Natura rinascere a nuova vita, possiamo riscoprire in noi la stessa forza e la stessa bellezza della Primavera.
Ogni stagione offre all'uomo lo spunto in positivo per arricchire la propria vita e migliorarsi. La stessa pioggia, alla quale spesso non si riconosce il giusto valore, è l'elemento chiave che permette la vita. Rispettando la pioggia rispettiamo noi stessi e rispettando noi stessi non possiamo che riconoscerle la preziosità.
In ogni società animista, onorare la Primavera, la rinascita della terra, costituiva un invito ad accogliere la stessa rinascita dentro di sé. E' il momento di prendere ciò che di bello abbiamo dentro di noi e donarlo alla vita perché se le piante conservassero egoisticamente la propria energia nel profondo delle radici, non ci sarebbero i fiori, non ci sarebbe la vita. Primavera quindi diventa momento di condivisione che, durante il pomeriggio si è realizzata degustando tutti insieme due pregiati tè. Le loro storie sono giunte fino ad oggi dopo migliaia di anni e abbiamo voluto raccontarle ai partecipanti perché fosse messa in luce una grande verità: se doni alla vita la parte migliore di tè, finisci per ottenere molto più di quanto avresti mai potuto immaginare. La prima storia del tè oolong  Guan Yin narra di un contadino povero e di buon cuore che decise di prendersi cura di un tempio, lasciato all'incuria.  La vita lo premiò con un dono inaspettato: un piccolo germoglio di tè che nel corso di pochi anni lo rese uno degli uomini più ricchi della Cina.
Tutti insieme siamo saliti verso la collina per riporre un incenso acceso in un angolo della terra a scelta  . . . e qui un momento di concentrazione, di serenità da assaporare: ognuno un'isola capace di cogliere dentro di sé la completezza . . . condividendo con altri, gli stessi antichi suoni e gesti ancestrali.
L'Altare della Terra ha portato, un componente del Samgha,  a riflettere sulla Frase del Maestro Chen 
"Io sono un altare
 a cui indirizzare
le Tue preghiere per la terra
e ci sono per esaudirle"
 dedicando un pensiero positivo e di riconoscenza alla Madre Terra ne alimenteremo l'energia, alimenteremo la vita, così da far sbocciare un bellissimo fiore dentro di noi.
A questo punto viene posta in luce l'essenza di questa  giornata che è ben racchiusa da un'altra Frase del libro del Maestro Chen:
 " La costante corsa
 verso il nuovo, la tecnologia, il progresso
allontana l'uomo dalle Tradizioni
 Un uomo senza Tradizioni
è un uomo instabile
 non poggiando su solide fondamenta"
abbiamo scelto di condividere con Voi una Tradizione . . . così che i vostri piedi possano essere un pochino più saldi una volta usciti da qui.
Infine abbiamo degustato l'altro pregiato tè: perle di tè verde gelsomino e pesca. La storia narra di un maestro del tè che decise di rendersi utile comprendendo che ogni Verità risvegliata resterebbe sterile, se non condivisa. Ricevette in dono foglie di pregiato tè verde, i più profumati fiori di gelsomino e qualche goccia d'olio essenziale di due peschi secolari che fruttificano ogni trecento anni. Miscelando gli ingredienti ottenne il meraviglioso tè che abbiamo avuto la gioia di offrire.
Il pomeriggio è giunto al termine e abbiamo concluso ricordando che Noi siamo Natura e come cerchiamo di rispettare noi stessi, dobbiamo rispettare la Natura sotto ogni sua manifestazione . Sono le Tradizioni che ci tengono intimamente legati ad Essa . . . non dimenticando, lungo il percorso, che il Rispetto si chiede come l'acqua, l'Amore si può solo offrire . . . come il tè.