15 novembre 2015 Autunno: i rimedi per affrontare l'inverno



E' stato bello vedere quante persone, spinte dalla voglia di prendersi cura di sé, abbiano scelto di partecipare a questo momento di condivisione . . .
La dottoressa L.B. appartenente della comunità (Samgha), ha spiegato con grande semplicità quello che accade durante questo periodo dell'anno:
con l'autunno arriva il momento per la Natura di rigenerarsi dopo l'intensa produttività estiva. Le energie tendono a dirigersi verso l'interno per tutelate la vita dal sopraggiungere dell'inverno. Basti pensare alle piante : la vitalità si sposta dalle fronde e dai rami, verso le radici. Tutti i processi che compongono la vita e che ne permettono una continua rigenerazione, si rallentano . . .
Gli animali che non sono migrati in un luogo più caldo si preparano ad affrontare i rigori invernali che porteranno freddo e carenza di cibo. Per molti di loro sta per iniziare il letargo, un lungo sonno più o meno profondo durante il quale le funzioni vitali si riducono al minimo. Ogni specie declina questo fenomeno in base alle proprie caratteristiche, personalizzandolo e rendendolo di fatto ancora per molti aspetti misterioso.
Fondamentale per tutti, uomo compreso, è la preparazione, che avviene durante l'estate e l'autunno: senza un corpo forte, un riparo sicuro e confortevole, adeguate scorte di cibo e di grasso, gli animali non riusciranno a superare l'inverno.
L'uomo è parte della Natura ed è regolato dalle medesime Leggi, semplicemente attraverso l'osservazione possiamo renderci conto che anche nel nostro corpo, in autunno, le energie tornano a circolare in profondità per generare il giusto tepore finalizzato alla protezione degli organi vitali (gli stessi pori della pelle stanno più chiusi per non disperdere calore),  siamo attratti giustamente da cibi più grassi e cotti, da abiti più caldi, si è più portati a ricercare ambienti chiusi e protetti in cui rintanarsi magari davanti ad un caminetto. Tutte le trasformazioni metaboliche che avvengono costantemente nell'organismo sono rallentate.  
NUTRIAMOCI DI CIO'CHE LA NATURA CI OFFRE. I cereali integrali costituiscono un alimento completo. Il corpo li riconosce perché non sono trattati, quindi li assimila meglio, senza creare scompensi o accumuli nell'organismo. Cerchiamo quindi di ridurre cibi confezionati e raffinati (merendine, zucchero bianco, pasta bianca e riso perlato, patatine, cibi in scatola). Per favorire il naturale processo di raccoglimento dell'energia, in autunno e in inverno è bene prediligere i vegetali che crescono sotto terra (zenzero, curcuma, tuberi, cipolle, asparagi, aglio, carote, porri), i frutti protetti dal guscio (castagne, noci, nocciole), i legumi(che crescono protetti dai baccelli), i cavoli (il cui cuore è gelosamente custodito tra grandi e spesse foglie verdi) e tutti quei vegetali protetti da una dura scorza (agrumi, melagrana, zucche)         
RICORDIAMOCI DI RESPIRARE. Il respiro è importante, ci riporta al qui e ora e costituisce un vero e proprio auto- massaggio attraverso il diaframma, a tutti gli organi interni. Lo stress, il pensiero negativo, l'ansia, generano tossine e le tossine abbattono il sistema immunitario. Nutrirsi correttamente non significa solo alimentarsi in modo sano, ma anche arricchire la propria vita di pensieri positivi e azioni costruttive.    
CREIAMO TEPORE. Assecondiamo il bisogno che il corpo ha nella stagione fredda di assorbire calore dall'alimentazione. Aiutiamoci con zuppe, minestre e tisane: in questo modo ci nutriamo e al tempo stesso ci idratiamo. Cerchiamo di ridurre i latticini, il consumo costante è strettamente legato all'intossicazione intestinale e alla produzione di muco. Copriamoci correttamente, specialmente la parte alta del corpo: all'interno della cassa toracica sono contenuti i nostri organi vitali, proteggiamoli. Facciamo movimento, manteniamo attivo tutto il corpo anche solo praticando una ginnastica dolce che metta in moto le energie e ci permetta di non irrigidirci troppo a causa del freddo.      
IL GRASSO SERVE. Esattamente come per gli animali è bene nutrirsi di cibi con un più elevato contenuto di grassi, rispetto agli alimenti tipicamente estivi. E' il momento della frutta secca, dell'olio di oliva, dei semi oleosi. E' il momento in cui possiamo concederci qualcosa di fritto ogni tanto, una bella polenta coi funghi o quello che più ci piace. Se nel paradosso togliessimo tutte le fonti lipidiche (di grassi) dalla nostra alimentazione, andremmo incontro a seri problemi considerato che le membrane che rivestono e proteggono le nostre stesse cellule sono costituite proprio da queste meravigliose molecole. L'eccesso di grassi nella dieta è deleterio quanto l'assenza.         
FAVORIAMO LA DIGESTIONE. Se la digestione avviene in modo corretto e senza intoppi, l'intestino non sarà impegnato a dover smaltire un eccesso di scorie, di conseguenza tutto il corpo ne trarrà beneficio e le difese non saranno compromesse il risultato è che ci ammaleremo molto meno. Aiutiamoci quindi masticando lentamente ed evitando le abbuffate. Per chi le tollera anche l'uso delle spezie può rivelarsi molto utile !

Un altro aspetto che è stato approfondito durante la giornata è il punto di vista della Tradizione cinese:
nella medicina cinese l'insieme degli organi è visto come una grande famiglia, dove tutti gli elementi collaborano per la sopravvivenza dell'intero organismo. In ogni buona famiglia quando un componente è in difficoltà, tutti gli altri vengono in aiuto.  Con l'arrivo del freddo l'organo più provato è il POLMONE (basti pensare  alla diffusione delle problematiche legate all'apparato respiratorio con l'arrivo del freddo).  I polmoni fungono da primo grande filtro nei confronti dell'ambiente esterno.
Gli sbalzi di temperatura caratteristici di questo periodo rischiano di danneggiare il loro delicato equilibrio. Per sostenere i polmoni nel loro compito, in questo momento intervengono reni e fegato. Per questa ragione questi tre organi vanno tonificati.
Durante l'evento sono state presentate e assaggiate tre tisane della tradizione cinese atte proprio a questo scopo:
TISANA DI FIORI DI CRISANTEMO (ju hua) E BACCHE DI GOJI (gou qi zi)
Il crisantemo lavora sul fegato, depurandolo. 
Le bacche di goji invece tonificano i reni.
Il crisantemo è adatto durante i primi stadi febbrili, in caso di catarro consistente e piuttosto scuro, in caso di vampate (generate da un superlavoro del fegato per sopperire all'affaticamento renale), in caso di cefalea,  acufene e vertigini.  Il crisantemo può inoltre essere impiegato per la preparazione di impacchi utili a calmare i fastidi della congiuntivite e della stanchezza oculare, anche nei bambini.
Le bacche di goji invece, attraverso la loro azione sui reni, aiutano a ripulire il sangue, fluidificandolo. Si rivelano molto utili soprattutto in caso di colesterolo alto, diabete, tendenza alla formazione di coaguli e trombosi.
WONG LO KAT
La nascita di questa miscela è molto antica, ma di per certo sappiamo che iniziò a diffondersi in Cina durante la dinastia Qing (1644-1911). Venne resa nota da Wong Chat Bong, un medico cinese originario del Guangdong. Questa miscela di erbe costituisce un efficace integratore durante il cambio di stagioneOgni pianta in esso contenuta lavora su un organo diverso, il fine di questa tisana è armonizzare l'intero organismo.
TISANA ANTICA DI ZENZERO (gan jiang) E ZUCCHERO DI CANNA (hong tang)
La pianta dello zenzero è originaria dell'Asia. Di questa pianta, alta circa un metro dai fiori gialli e porpora, si utilizza il tubero. Tracce dell'uso di zenzero risalgono al 2000 a.C. Lo zenzero secco, all'interno della tradizione cinese, viene utilizzato per scaldare l'interno, dissipando gli eccessi di umidità, con particolare azione sul polmone e sull'apparato digestivo.  Questa tisana è utile per combattere gastralgia, dolori addominali, diarrea da freddo, influenza, indigestione, nausea, mal di gola, reflusso.
Inoltre ci siamo scaldati assaggiando spaghettini di grano saraceno (Soba) !
Li abbiamo preparati in due versioni, una asciutta a base di spezie (curcuma e zenzero) e una con un brodo caldo di verdure di stagione e funghi shiitake.
Frutta e verdura di stagione - Proprietà -
   MELAGRANA: protegge la prostata
   AGRUMI: il succo pulisce a fondo l'intestino
   CAVOLI e BARBABIETOLE: disintossicano il fegato
   CAVOLI A FOGLIA: rafforzano le ossa
   CICORIA E INVIDIA: diuretiche, leggermente lassative
   FINOCCHIO: calma lo stomaco
   CIPOLLE: antibatteriche, antivirali
   ZUCCA: favorisce la regolarità intestinale
   AGLIO: diminuisce il rischio di problemi cardio-vascolari
   CAROTE : utili per occhi e pelle sani
   RAVANELLI: utili per la digestione dei grassi
   MANDORLE: antiossidanti utile per il cervello.
   ANACARDI: ottimi per la salute delle ossa
   CASTAGNE: proteggono il cuore
   SEMI DI SESAMO: ricchi di calcio per ossa e denti sani
   CURCUMA: antinfiammatoria, previene l'Alzheimer, anticancro.
   ZENZERO: antinfiammatorio, digestivo, antinausea
   GRANO SARACENO: migliora la circolazione
Ecco il riassunto di quel pomeriggio è completato, arrivederci al prossimo evento !

17-18 ottobre 2015 Giornate del Riso




In questi incontri si è parlato della tradizione legata a questo magnifico cereale, sono state elencate le sue innumerevoli proprietà e le particolarità di ciascuna tipologia presente sugli scaffali del Vecchio Oriente. Ed infine non poteva mancare il momento degli assaggi . . .
Il Riso (Oryza sativa) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Graminecee, di origine asiatica e costituisce uno degli alimenti più primitivi di cui l'uomo si nutre. E' stato curioso ascoltare il racconto, capace di proiettare tutti noi per un istante in un'epoca remota, antecedente all'agricoltura . . . La caccia, laddove veniva praticata, rappresentava un evento raro accompagnato da un rituale che rendesse onore all'animale immolato. La quotidianità dell'uomo primitivo è più plausibile che fosse volta alla raccolta frugale. Abbiamo immaginato l'uomo assaggiare per la prima volta un chicco di riso freschissimo direttamente dalla pianta. Oggi questo non ci è più possibile perché per conservare il riso è necessario sottoporlo ad un processo di essiccazione, pulitura e sbramatura. Queste operazioni costituiscono un trattamento minimo, utile semplicemente ad eliminare le parti non commestibili. Il riso integrale è un alimento ancora vitale: se lasciato in ammollo nell'acqua germoglia, poiché in esso è presente ancora il germe, la "vita", il tesoro ricchissimo di preziosi elementi nutritivi, protetto dall'endosperma e dalla fibra. Ed è solo in presenza di queste tre componenti che il chicco può dirsi completo. Il riso integrale come cereale vanta una buona qualità proteica, contiene omega 6 e omega 3 (lipidi di ottima qualità), contiene molte vitamine del gruppo B, vitamina E nel germe, calcio, ferro, manganese e potassio. Al contrario del riso raffinato e brillato, il riso integrale è adatto anche ai diabetici e nelle diete dimagranti. Il riso brillato invece, durante il processo di raffinazione, ha mantenuto solo la parte amidacea (l'endosperma) quindi, in quanto amido, ha un indice glicemico altissimo.
Sabato è stato presentato il riso integrale galileo, un riso "antico" che conserva al suo interno tutte le virtù nutritive e terapeutiche della pianta; si è parlato del riso nero glutinoso, la varietà che in Cina era riservata all'imperatore, ricco di selenio e di sali minerali preziosissimi per la salute delle ossa e dei reni; sono poi state elencate le caratteristiche del riso rosso, alleato contro il colesterolo, utile a mantenere la salute delle arterie; infine si è parlato del riso tailandese integrale dal chicco lungo che cuoce prima, pur vantando le virtù del riso intero.
Domenica invece sono stati presentati i "risi speciali", ossia tutte quelle varietà "semilavorate" che possono rivelarsi utili in alcuni momenti della propria vita: Si è parlato del riso basmati rosso, dal basso indice glicemico, utile per i diabetici; sono state raccontate le virtù del riso parboiled, la cui lavorazione genera un chicco che non scuoce, ricco di nutrienti, adatto a chi soffre di reflusso gastroesofageo; è stato presentato anche il riso galileo semintegrale, ottimo per chi soffre di colon irritabile ed infine si è parlato del riso tailandese profumato, una variante davvero sfiziosa, indicato per chi ha poco tempo, ma desidera cucinare qualcosa di particolare.
Esistono delle incisioni su pietra che testimoniano la presenza del riso nell'alimentazione umana già  14.000 anni fa.  Nel 300 a.c. il riso è stato portato in Italia, era considerato tanto prezioso e benefico da essere usato alla stregua di qualsiasi farmaco, a scopo curativo.
Si tramanda che anticamente in Vietnam, quando in un villaggio c'era una buona annata di riso, tutti gli uomini erano più ricchi e visto che non c'era ricchezza che non venisse donata e condivisa . . . In quelle occasioni tutti quanti erano più sereni e si preoccupavano che anche gli altri avessero, per quell'anno, ciò di cui nutrirsi. In un clima di maggior tranquillità tutti diventavano più colti, più propensi a dedicarsi alla riflessione, al dialogo e a nuove creazioni. L'abbondanza di riso era Vita e l'entusiasmo per quest'ultima generava una grande crescita spirituale, capace di portare l'uomo alla consapevolezza del grande Valore della Natura e della sua magnanimità.Ed era proprio in queste circostanze che qualche goccia di sake (distillato di riso), veniva sparsa sui campi per rendere Onore alla Terra e alla Vita.
E' stato bello condividere con Voi le "GIORNATE DEL RISO"  . . . Perchè esso porta con sè un'energia ancestrale, legata alla gioia, alla ricchezza . . . alla Vita nella sua semplice bellezza.

28 settembre 2015 Capodanno lunare - Festa della Luna




Da sempre l'uomo che vive in armonia con la natura riconosce quanto i cicli del sole e della luna influiscono sulla terra e quindi sull'uomo stesso determinando un ritmo costante di trasformazione.
La festa della luna cade tra la metà di settembre e la metà di ottobre, quando la luna presenta il suo stadio più luminoso e rotondo.
In questo momento dell'anno i contadini hanno terminato il periodo di raccolta, hanno tratto i frutti donati dal sole e dalla terra durante la calda estate. La natura così generosa deve riposare e rigenerarsi . . .
Ora è il tempo della luna, della sua magia, è il tempo dell'introspezione e del raccoglimento, il tempo in cui si tramandano storie, leggende e miti affinchè il sapere ancestrale dell'uomo passi di generazione in generazione in modo naturale così come i cicli degli astri che accompagnano il giorno e la notte degli uomini.

Ed ecco che nel giorno dedicato alla luna, da centinaia di anni, si narra una storia . . .
LA LEGGENDA DEL CAPODANNO LUNARE 
Parla di due giovani Allievi
La leggenda racconta che fin da bambini strinsero un legame profondo.

Il giovane era atto alla razionalità e all'analisi . . . Mirava al raggiungimento della perfezione.
La ragazza era istintiva e percettiva . . . Amava cogliere l'intima bellezza delle cose.

Crescendo svilupparono abilità opposte:
Il ragazzo sfruttò le sue capacità ragionative per afferrare le logiche dell'esistenza. Ricevette in dono dal suo Maestro un arco dorato e divenne un abile arciere, capace di fermare un seme di zucca a 100 metri di distanza.
La ragazza attraverso l'intuizione toccò le più alte vette della spiritualità, sviluppò l'arte della danza. Ricevette in dono dal suo Maestro un abito che con le sue lunghissime maniche diventava un'arma efficace contro qualunque nemico.
I due ben presto si misero a protezione del loro villaggio, che verso i due virtuosi guerrieri nutriva immensa gratitudine. Centinaia furono le imprese che i due giovani, separatamente, affrontarono uscendone sempre vincitori.
Sfruttando le proprie abilità, ognuno di loro divenne noto a tutti i villaggi limitrofi e presto in tutto il Paese giunse voce dell'arciere col suo arco luminoso, e della danzatrice che giocava con l'energia.
Sappiamo che capacità e abilità suscitano invidia . . .
Fu allora che uno tra gli uomini più potenti dello stato, volle trarre in inganno i due ragazzi.
Dopo aver studiato a lungo le loro imprese capì che per coinvolgerli non doveva far altro che chiedere loro aiuto, sfruttando la loro magnanimità.
Avrebbe chiesto al ragazzo di affrontare una prova che necessitasse intuizione e percezione
e alla ragazza di affrontare una prova che richiedesse razionalità e analisi.
Quello su cui contava il malvagio stratega era che entrambi i giovani, abituati ad affrontare autonomamente e con coraggio ogni sorta di avversità, trovandosi di fronte al senso di incapacità, si sarebbero demoralizzati perdendo così ogni potere acquisito ed era convinto che persone così capaci fossero troppo orgogliose per poter chiedere aiuto.
Giunse il momento delle prove . . .
Quello che accadde stupì lo stratega e andò oltre ai suoi piani.
il giovane, comprendendo che le sue capacità non sarebbero servite, chiese umilmente aiuto alla ragazza e lei a sua volta si fece aiutare dall'amico per affrontare la sua prova.
Fu un grande successo !!!
Da quel momento i due compagni di viaggio divennero ancor più inseparabili.
Compresero che il valore di un guerriero è dato dalle virtù acquisite e coltivate, ed anche dalla capacità di riconoscere i propri limiti e porsi con umiltà nei confronti degli altri e della vita . . . per poter continuamente accrescersi ed evolvere.

I due guerrieri di cui narra questa storia vissero la vita l'uno accanto all'altra, affrontando fino all'ultimo istante nuove e incredibili battaglie.
Alla loro morte, tutti i villaggi si riunirono e pregarono affinché la luminosità del ragazzo si eternasse in quella del sole e la saggezza della ragazza in quella della Luna.
La leggenda narra che ognuno di loro sia immerso nelle proprie mansioni per tutto l'anno . . . Solo durante la notte del capodanno lunare, ai due fedeli compagni di viaggio è dato di incontrarsi.

Tanti sono i significati celati dietro alla leggenda, e se li analizziamo partendo dall'analisi più ampia possiamo affermare che sole e luna, giorno e notte, estate e inverno, istinto e ragione costituiscano il mondo degli opposti, solo apparentemente sono in antitesi tra loro; in Verità rappresentano manifestazioni in forme differenti di un'unica completezza . . . La stessa completezza che è presente in ogni uomo.
L'augurio che accompagna questa celebrazione sia quello che ognuno di noi sappia riconoscersi completo, accettando e conoscendo ogni sfaccettatura del proprio essere così da poter donare i propri punti di forza e con impegno superare le proprie insicurezze e i propri presunti limiti.