Il pomeriggio è iniziato
ponendo l'attenzione sul significato etimologico della parola Primavera:
"inizio splendente". In effetti è sufficiente guardarsi intorno per
osservare il risveglio della Natura.
Per gli orientali
l'elemento che caratterizza questo momento dell'anno è il legno: i tronchi
avvizziti dal freddo, spogli, che sembravano quasi morti durante la stagione
invernale, si aprono e fanno apparire l’esplosione delle gemme che porteranno
foglie, fiori e frutti.
E' stato spiegato
che nel corpo umano abbiamo un organo particolarmente attivo in primavera: è
brunastro come il legno, è rivestito da una dura capsula fibrosa, dal quale
spunta una gemma verde . . . è il fegato
con la colecisti, il suo viscere accoppiato.
Il fegato è un
grande filtro, purifica il sangue dalle sostanze tossiche e dalle emozioni che
possono invadere la nostra mente e il nostro cuore.
Ed è proprio l'inizio
splendente della primavera , il momento in cui tutte le energie spingono verso
il rinnovamento, la rinascita e per farlo è necessario che vengano filtrate e
scartate tutte le informazioni, le emozioni e le sostanze che sono da ostacolo:
il fegato svolge il suo prezioso compito ! Per poter ripartire e vivere un
nuovo inizio nel suo splendore bisogna lasciare che tutto quello che ci
appesantisce, che ci genera dolore, affiori per essere superato. E’ noto che in
questo periodo si riacutizzano alcuni malesseri: lo sa chi soffre di gastrite,
di colon irritabile, allergie, ma possono attivarsi anche stati di ansia,
malinconia, tristezza, angoscia apparentemente inspiegabili. . . Non ha senso
preoccuparsi, è normale che tutti questi disturbi si riacutizzino: è il nostro
stesso corpo che sta facendo pulizia !
Consigli pratici
per prendersi cura di sé:
ALIMENTARSI
SECONDO NATURA: Come in ogni altra stagione è bene alimentarsi con quello che
la terra offre in quel particolare momento. I campi sono ricchi di erbe verdi (
il verde è legato al fegato e non a caso le erbe amare primaverili favoriscono
il buon funzionamento di quest'organo), le insalate mostrano vigorose le prime
foglie, negli orti le verdure invernali buttano le ultime infiorescenze prima
di morire (tutte le cavolacee lo fanno, non solo le cime di rapa), ci sono i
fiori sugli alberi, nei prati e molti sono commestibili. Compaiono i primi legumi
(piselli, fave ...). IL colore della vegetazione è il verde e nella grande
maggioranza dei casi, i vegetali a foglia verde alimentano e purificano il
sangue. Alimentiamoci con cibi più freschi e di tanto in tanto, nelle giornate
ancora fredde, concediamoci qualcosa di caldo come una buona zuppa o magari
fiori fritti ! Altro alimento principe di questo periodo è l’uovo, anch’esso
ricco di vitamine del gruppo B, di grassi buoni e digeribili, è anche un cibo
simbolo di nuova vita ! Altra cosa fondamentale è l’acqua: l’uomo ne è composto
per il 75%. Se vogliamo che le tossine vengano eliminate, bisogna che la nostra
acqua venga completamente rinnovata. Per cui bere abbondantemente è importante:
tisane dal sapore amaro, tè verde, bianco…
DEDICHIAMO A NOI
STESSI UN MOMENTO DI ATTENZIONE: la parola da cui dovremmo farci guidare in
questo momento è "cura”. Proviamo a coccolare un po’ la nostra vita come
fosse qualcosa di nuovo e delicato, una gemma, che cerca ancora, nonostante tutte
le difficoltà, di ripartire con nuova energia. Dedichiamoci un momento tutto
per noi: l’ideale sarebbe il mattino che è l'inizio della giornata, quindi la
sua primavera. Appena aperti gli occhi una tazza di buon tè verde, fatto con
cura e attenzione, oppure acqua calda e limone, se possiamo scegliamo di
trascorrere del tempo all'aria aperta e concentriamoci sul respiro e sul corpo
che silenziosamente svolge migliaia di mansioni contemporaneamente, solo per
noi.
L'evento è
proseguito con un viaggio spazio-temporale nell'Oriente antico, con un aneddoto
tratto da una leggenda che si perde nella notte dei tempi . . .
L'attenzione, a questo punto, è posta sul tè e sulla sua
ricchezza: Una sola pianta, della specie botanica Camellia sinensis, dalla quale nascono ben sei diversi tipi di tè,
ognuno caratterizzato da profumi, sapori e proprietà unici. Sembra incredibile
che madre Natura abbia racchiuso tanta saggezza in questa semplice pianta,
fonte di ispirazione fin dall'antichità, per saggi, poeti, contadini,
funzionari di stato e guerrieri ! Cinquemila anni fa le foglie della pianta del
tè erano utilizzate come farmaco per disintossicare il corpo, combattere
l'apatia e come antidoto per oltre settanta veleni.
Lu Yu (733-804 d.C.), noto come "il saggio del tè"
scrisse il testo che oggi rappresenta il punto di riferimento dei più grandi
cultori di questa bevanda: "Il canone del tè". Sfogliando le pagine
del libro, è immediato comprendere come questa bevanda costituisse un momento
da dedicare a se stessi o da condividere, per vivere intensamente il qui e ora,
allietando lo spirito e il corpo.
Un funzionario di stato, noto per la sua erudizione, dichiarò:
"il tè è amaro e dolce allo stesso tempo, così come la vita", chi
desidera evolvere ed imparare ad assaporare la dolcezza dello spirito, deve
affrontare l'amaro: i migliori momenti di consapevolezza sono quelli che
seguono al superamento delle avversità.
L'arte del tè ha affascinato l'intero continente asiatico,
giungendo persino in occidente: sulla via della seta, che collegava la Cina con
il resto del mondo, il tè arrivava fino in Russia dove veniva scambiato come
merce di altissima qualità.
Sono poi state elencate le diverse tipologie di tè, nate in
Cina, culla della cultura che ha reso questa bevanda tanto conosciuta e
apprezzata in gran parte del mondo: Si è parlato del tè verde scrigno di una quantità sbalorditiva di preziose
"catechine", potentissimi antiossidanti e di "teanine",
amminoacidi in grado di favorire la concentrazione "per una mente libera
di pensare e creare"; si è poi parlato del tè bianco, il più pregiato, realizzato a partire dai germogli e
dalle foglie più piccole della pianta utilizzato fin dall'antichità per curare
malattie della pelle e per rendere quest'ultima più bella e luminosa; si è poi
passati al tè giallo, dal sapore
tostato utile a favorire una buona digestione; al pu-erh (post-fermentato), tè che invecchiando migliora le sue
qualità sprigionando aromi caratteristici, utile nel combattere il colesterolo;
tè oolong (semi-fermentato),
drenante femminile, povero di teina, che ben si abbina ad un dolce pomeridiano,
poiché aiuta a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue; ed
infine è stato presentato il tè nero
(fermentato) noto in Cina come tè rosso per il colore arancione del suo infuso,
contiene teofillina (ci aiuta a respirare meglio), caffeina (stimolante e
diuretica) e tiopronina (migliora la contrattilità dei muscoli respiratori), un
valido aiuto contro la rinite allergica !
Infine sono stati presentati i classici bouquet di fiori,
tipici delle festività cinesi che uniscono le proprietà del tè verde, ai
benefici, ai colori e al profumo dei fiori freschi. . . una vera coccola tutta
primaverile !