01 ottobre 2017 - Festa della Luna



Anche quest'anno abbiamo rinnovato la Tradizione della Festa della Luna o Festa di Mezzo Autunno. E' il momento dell'anno in cui la Luna si presenta ai nostri occhi nel suo stato più luminoso e rotondo ed è anche il momento in cui la Terra e soprattutto la Donna, percepiscono forte la sua Energia. Con l'autunno le giornate si accorciano e le ore notturne si allungano, il freddo fa si che la linfa vitale cerchi riparo verso l'interno: accade nelle piante così come nell'uomo.
E' quindi il momento della Luna, il più adatto all'introspezione, al raccoglimento, è il momento per ritrovare dentro di sé quella Saggezza a cui da sempre anela l'essere umano, così da poterLa condividere con i propri simili. E quando si parla di Saggezza, pensiamo alla Luna, la principessa color della Giada . . . che da sempre illumina la notte come una Saggia Guida, per tutti coloro che cercano la Via.
L'evento è iniziato con il racconto della Leggenda che accompagna la Festa e successivamente il suono dei tamburi giapponesi e il flauto suonati con grande passione dal gruppo " Musubi Daiko " hanno accompagnato la danza della Luna, la danza dell'Energia e infine il Saluto alla spada per Onorare lo spirito Guerriero dei Theravada e delle Donne che nei millenni hanno lottato perché fosse sempre il Bene a trionfare . . . quelle stesse Donne che durante la  Notte di Mezzo Autunno, traggono Energia e nutrimento proprio dalla Luna.
Al termine delle rappresentazioni abbiamo, come ogni anno, gustato le tradizionali torte lunari, accompagnate da una tazza di buon tè.
La Festa si è conclusa con il suono dei tamburi che con le loro vibrazioni sono stati un richiamo ancestrale all'energia che permea ogni cosa e la rende Viva. Niente di più adatto in questo giorno in cui l'augurio che accompagna questa celebrazione è che ognuno di noi sappia riconoscersi completo ritrovando dentro di sé l'Energia Vitale e la Saggezza che porta l'uomo a dare un grande Valore alla propria Vita perché unica. 

 . . . La luna piena ci ricorda che siamo completi
 . . . il Suo dolce bagliore ci ricorda il potere della consapevolezza
 . . . il suono dei tamburi ci ricorda che siamo Vivi !


8 luglio 2017 - Serata di leggende



La luna è già alta nel cielo quando gli ospiti iniziano ad arrivare numerosi.
Una volta accomodati sul prato viene introdotta la serata …
" … oggi vogliamo raccontare storie di alcuni uomini che hanno scelto di rendere Onore alla Vita … "
Le nuvole corrono per il cielo, ma non oscurano la luna.
Ci allietano con qualche goccia di pioggia: un regalo che bacia questa magica serata.
Una fiamma viene accesa sotto le spade e ha inizio la prima leggenda …
Narra di un vecchio guerriero, la cui saggezza ispirò la vita di un giovane che, una volta cresciuto, divenne a sua volta un grande guerriero pronto ad affrontare qualunque battaglia e a promettere, di fronte alla notte, che nulla gli avrebbe impedito di battersi perché fosse sempre il bene a trionfare. E le ultime parole che pronunciò di fronte alla morte, le rivolse a coloro che Amava e che era certo avrebbe presto rincontrato oltre i confini del tempo …
Il suono dell'arpa accompagna il termine di ogni leggenda e rende la serata ancora più intima .
Una fiamma questa volta viene accesa ai piedi della statua di un drago d'oro e ad un'ascia piantata su un tronco di legno, ha inizio la seconda leggenda 
Narra di un umile boscaiolo che perse la sua ascia nelle acque di un fiume. Fu il drago d'acqua a restituirgliela e a premiarlo per la sua onestà. Punì invece un uomo arrogante e disonesto che pensava di potersi prendere gioco della saggezza del drago.
Al termine della leggenda viene offerto a tutti i partecipanti del sakè e del tè.
Le dita dell'arpista pizzicano le corde creando melodie dolci e soavi
Ecco che ad illuminarsi con il fuoco della fiamma, è ora la statua di un funzionario imperiale, per passare alla leggenda successiva . . .
Narra di un giovane ragazzo che aspirava alla carriera di funzionario imperiale. Costui incontrò un vecchio saggio in una locanda. Ed è in attesa del piatto di miglio che la sua vita gli venne rivelata: scoprì, grazie ad un sogno e alle parole dell'anziano, che fino a quel momento di sole illusioni si era nutrito e che ora desiderava coltivare la sua vita interiore.
Ad illuminarsi è ora una radice all'interno della quale sono scolpiti alcuni saggi, l'uno vicino all'altro …
La leggenda narrata è quella di un maestro che riscoprì l'antica saggezza nelle parole di un semplice pescatore, da cui apprese umilmente che occuparsi e preoccuparsi di migliorare il mondo è una scelta poco saggia. L'uomo in equilibrio si occupa di conoscere se stesso, di nutrire il proprio Io e migliorarsi di giorno in giorno, senza imporsi sugli altri.
Ecco che si  illumina uno specchio …
L'ultima leggenda raccontata narra di un'epoca assai remota . . . e di un uomo che per la prima volta vide la sua immagine in uno specchio d'acqua. Questo lo esortò a porsi domande sulla vita e su se stesso. Ben presto però la sete di sapere lo portò a compiere scelte imprudenti e ad imporsi sugli altri con violenza. Al termine della leggenda, grazie alle parole di una Donna, egli comprese che non è tanto importante ciò che si conosce, ma come lo si Vive. Un uomo può avere ben poche nozioni ma essere capace di coltivare il proprio mondo interiore e nutrire bellezza e armonia dentro e fuori di sé.
Una serata con tante riflessioni e tante emozioni condivise …  Riconoscenti a Tutti i partecipanti !







26 marzo 2017 - Festa di Primavera



Abbiamo scelto di condividere con Coloro che lo desideravano, una Tradizione: La Ritualità della Terra.
Ogni anno infatti il Samgha si riunisce per Onorare la Natura a inizio Primavera.
Il pomeriggio è iniziato con una riflessione  finalizzata a prendere coscienza del legame indissolubile che lega l'uomo alla Natura, superando la tendenza della mente a vivere un senso di separazione.
Riporre l'attenzione sul respiro ci permette di toccare con mano con semplicità che Noi siamo Natura poiché non esistono frontiere o linee di confine tra il nostro corpo e l'aria che entra a farne parte.
In questo periodo dell'anno dove osserviamo la Natura rinascere a nuova vita, possiamo riscoprire in noi la stessa forza e la stessa bellezza della Primavera.
Ogni stagione offre all'uomo lo spunto in positivo per arricchire la propria vita e migliorarsi. La stessa pioggia, alla quale spesso non si riconosce il giusto valore, è l'elemento chiave che permette la vita. Rispettando la pioggia rispettiamo noi stessi e rispettando noi stessi non possiamo che riconoscerle la preziosità.
In ogni società animista, onorare la Primavera, la rinascita della terra, costituiva un invito ad accogliere la stessa rinascita dentro di sé. E' il momento di prendere ciò che di bello abbiamo dentro di noi e donarlo alla vita perché se le piante conservassero egoisticamente la propria energia nel profondo delle radici, non ci sarebbero i fiori, non ci sarebbe la vita. Primavera quindi diventa momento di condivisione che, durante il pomeriggio si è realizzata degustando tutti insieme due pregiati tè. Le loro storie sono giunte fino ad oggi dopo migliaia di anni e abbiamo voluto raccontarle ai partecipanti perché fosse messa in luce una grande verità: se doni alla vita la parte migliore di tè, finisci per ottenere molto più di quanto avresti mai potuto immaginare. La prima storia del tè oolong  Guan Yin narra di un contadino povero e di buon cuore che decise di prendersi cura di un tempio, lasciato all'incuria.  La vita lo premiò con un dono inaspettato: un piccolo germoglio di tè che nel corso di pochi anni lo rese uno degli uomini più ricchi della Cina.
Tutti insieme siamo saliti verso la collina per riporre un incenso acceso in un angolo della terra a scelta  . . . e qui un momento di concentrazione, di serenità da assaporare: ognuno un'isola capace di cogliere dentro di sé la completezza . . . condividendo con altri, gli stessi antichi suoni e gesti ancestrali.
L'Altare della Terra ha portato, un componente del Samgha,  a riflettere sulla Frase del Maestro Chen 
"Io sono un altare
 a cui indirizzare
le Tue preghiere per la terra
e ci sono per esaudirle"
 dedicando un pensiero positivo e di riconoscenza alla Madre Terra ne alimenteremo l'energia, alimenteremo la vita, così da far sbocciare un bellissimo fiore dentro di noi.
A questo punto viene posta in luce l'essenza di questa  giornata che è ben racchiusa da un'altra Frase del libro del Maestro Chen:
 " La costante corsa
 verso il nuovo, la tecnologia, il progresso
allontana l'uomo dalle Tradizioni
 Un uomo senza Tradizioni
è un uomo instabile
 non poggiando su solide fondamenta"
abbiamo scelto di condividere con Voi una Tradizione . . . così che i vostri piedi possano essere un pochino più saldi una volta usciti da qui.
Infine abbiamo degustato l'altro pregiato tè: perle di tè verde gelsomino e pesca. La storia narra di un maestro del tè che decise di rendersi utile comprendendo che ogni Verità risvegliata resterebbe sterile, se non condivisa. Ricevette in dono foglie di pregiato tè verde, i più profumati fiori di gelsomino e qualche goccia d'olio essenziale di due peschi secolari che fruttificano ogni trecento anni. Miscelando gli ingredienti ottenne il meraviglioso tè che abbiamo avuto la gioia di offrire.
Il pomeriggio è giunto al termine e abbiamo concluso ricordando che Noi siamo Natura e come cerchiamo di rispettare noi stessi, dobbiamo rispettare la Natura sotto ogni sua manifestazione . Sono le Tradizioni che ci tengono intimamente legati ad Essa . . . non dimenticando, lungo il percorso, che il Rispetto si chiede come l'acqua, l'Amore si può solo offrire . . . come il tè.