11 settembre 2016 Festa della Luna



Benvenuti alla Festa della Luna !
Una ricorrenza che cade ogni anno poco prima dell'equinozio di autunno e corrisponde al momento in cui la Luna è più vicina alla terra, si presenta nel suo stadio più luminoso e rotondo ed è anche il momento in cui la terra e la donna, percepiscono forte la Sua energia."
Quest'anno abbiamo deciso di condividere con gli ospiti la leggenda della danzatrice e dell'arciere che accompagna ogni anno la festa lunare (potete leggerla per intero all'interno della descrizione della festa che si è tenuta lo scorso anno), e abbiamo toccato un altro aspetto, intimamente legato alla storia di questo Samgha:  il grande valore della donna all'interno della tradizione e il suo rapporto con la Luna, dispensatrice di forza e saggezza.
" Si narra di un antico villaggio di donne libere, guerriere, radunate alla dolce luce della Luna, Lei che guida la linfa vitale nei loro corpi così come guida le maree . . . "
" . . . il tempo della Luna è quello delle ombre, dove non ha più molta importanza il fare, ha importanza l'Essere, è il tempo dello Spirito, il momento magico in cui tutti coloro che sono stati vengono per un bacio e i vivi attingono con riconoscenza gocce di sapere. Lei, la principessa color della giada, col suo bagliore mi ricorda tanto l'attimo che precede l'ispirazione che ci abbaglia, apre uno spiraglio tra la nostra terra e luoghi lontani . . ."
Ispirazione e intuizione fanno parte di quella saggezza profonda a cui la donna può naturalmente attingere, laddove prende possesso della sua vita. Quando è libera dal condizionamento . . . la donna è una forza ! E' curiosa, resistente, sa prendersi cura, è esperta nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli, la donna è coraggiosa, è disposta a tutto per ciò in cui Crede. Secondo la Tradizione questa grande saggezza, questa grande Energia, viene donata alla donna proprio dalla Luna.
Per accogliere quindi l'arrivo della Luna e i poteri della donna Sua protetta, in questa giornata abbiamo pensato fosse l'occasione giusta per ammirare l'arte di due danzatrici tailandesi.
Una danza antica, per secoli definita "divina", manifestazione sublime di femminilità e spiritualità.
Le ballerine hanno eseguito quattro danze differenti, con musiche e costumi tradizionali .
La prima danza "Pimpa" manifesta a pieno la capacità della donna di sostenere ed incoraggiare colui che si accinge verso un percorso di crescita interiore.
La seconda danza si chiama "SàLeTe", il nome di tipici fiori tailandesi che vengono donati nei giorni di festa all'interno dei monasteri. La danza mette in risalto l'eleganza della donna che decora il suo corpo e il suo viso con questi bellissimi fiori colorati.
La terza "Wuorachèt" viene danzata per onorare luoghi sacri in occasione di feste e cerimonie dal grande valore simbolico.
La quarta danza "Pòmlanh" ritmata e vivace, è caratteristica delle feste in cui si desidera alimentare positività e gioia.
Durante il pomeriggio un appartenente al Samgha ha letto una poesia (scritta da un autore anonimo) di grande intensità e bellezza, creando un momento veramente unico:
 Per tutte le violenze consumate su di lei
per tutte le umiliazioni che ha subito
per il suo corpo che avete sfruttato
per la sua intelligenza che avete calpestato
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata
per la libertà che le avete negato
per la bocca che le avete tappato
per le ali che le avete tagliato
per tutto questo
in piedi, Signori, davanti a una Donna. 

E non bastasse questo
inchinatevi ogni volta
che vi guarda l’anima
perché Lei la sa vedere
perché Lei sa farla cantare. 

In piedi, Signori,
ogni volta che vi accarezza una mano
ogni volta che vi asciuga le lacrime
come foste i suoi figli
e quando vi aspetta
anche se Lei vorrebbe correre.

 In piedi, sempre in piedi, miei Signori
quando entra nella stanza
e suona l’amore
e quando vi nasconde il dolore
e la solitudine
e il bisogno di amare.

Non provate ad allungare la vostra mano
per aiutarla
quando Lei crolla
sotto il peso del mondo.
Non ha bisogno
della vostra compassione.
Ha bisogno che voi
vi sediate in terra vicino a Lei
e che aspettiate
che il cuore calmi il battito,
che la paura scompaia,
che tutto il mondo 
riprenda a girare tranquillo
e sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a darvi la mano per tirarvi sù
in modo da avvicinarvi al cielo
in quel cielo alto dove la sua anima vive
e da dove, Signori,
non la strapperete mai.
Anonimo

E non poteva mancare il momento di condivisione delle torte lunari !
Sono realizzate con farina, uova fresche, ripiene di pasta di fagioli azuki rossi e semi di loto. Un dolce che rappresenta ancora una volta la capacità della donna di prendersi cura . . . di scegliere come abbinare cibi che allietino in palato e contengano proprietà curative.
Eravamo più di cento persone, l'armonia si respirava nell'aria, una serenità condivisa . . . e questo, a nostro avviso, è il modo più semplice e vero, per onorare la Vita  in ogni Sua forma !