30 aprile 2016 : Coltiviamo lo star bene




Tanti di Voi, nel tempo, hanno espresso il desiderio di conoscere più a fondo la filosofia che sta alla base della nostra comunità . . .
Non poteva esserci momento migliore del trentesimo anniversario della nascita della comunità stessa (il Samgha) per condividere cosa significa per noi "coltivare lo star bene"
Il maestro Chen L.B. ha raccontato ai presenti come affrontiamo la realtà e le sue problematiche:
l’uomo è condizionato da circostanze esterne, logorato dagli eventi della vita che lo fanno sentire frequentemente solo una comparsa e non attore del proprio vissuto, stress e insoddisfazione sono spesso presenti; dilaga il cinismo e la parola rispetto è stata svuotata del suo significato.
Ognuno di noi nasce per essere libero e non per subire passivamente la vita ,  ognuno di noi ha dentro di sé tutti gli strumenti per vivere in equilibrio e, se crede in questo principio alimentando la positività, può scegliere di stare bene sempre e comunque.
Noi siamo gli artefici della nostra vita e quindi il primo passo deve essere quello di evitare di dare la colpa di quello che ci accade a ciò che c’è fuori di noi:  "Voi siete uomini e dovete vivere da uomini con l'impegno, con l'abnegazione, con il coraggio"
Ora che ci siamo alleggeriti del peso del vittimismo e delle scusanti possiamo cominciare a camminare più leggeri  verso lo star bene, con più libero arbitrio, con più responsabilità.
A questo punto è arrivato il momento di imboccare il sentiero che ci condurrà alla serenità, un sentiero che parte proprio da dentro di noi
"Ecco, io vi chiedo, per rispetto alla vita, di prendervi almeno venti minuti al giorno di pensieri solo per voi, per cercare di portare avanti quell'evoluzione che in ogni uomo c'è più o meno latente, ma che via via ha bisogno di essere alimentata"
Il passo successivo da fare per coltivare il proprio star bene sta nel prendere in mano la propria vita e considerarla come la cosa più importante che abbiamo poiché UNICA
"E' solo con il proprio impegno, non con l'impegno degli altri, solo con la propria costanza, con il proprio credere che si può evolvere. Non può esistere un maestro che vi possa insegnare qualcosa che già non sia in voi"
Partendo da questo punto di vista la nostra vita diventa il nostro tempio di cui prenderci cura e a cui dare un grande valore. Il corpo dovrebbe essere curato, alimentato e aiutato dalla mente per far si che diventi sempre più forte.
Quando cominci a dare alla tua vita il giusto valore non puoi più permetterti di buttare il tuo tempo in compromessi, futilità e azioni inutili dunque cominci a elevarti al di sopra delle banalità e vivi ogni singola giornata come una vita dove nasci al mattino e muori la sera. Ciò che è successo ieri è già superato e quello che succederà domani è ipotetico, solo nel quotidiano “qui e ora“ puoi riversare tutto il tuo impegno. 
La bellezza del continuare ad insistere con determinazione e abnegazione in questa pratica di vita comincia a dare i suoi frutti. Cominciamo a vivere  le prime soddisfazioni , i primi traguardi. Sentiamo di avere più stima in noi.
Abbiamo smesso di reprimere e occultare la parte più bella e nobile del nostro cuore.
Ci sentiamo più forti e più sicuri nell'affrontare le esperienze che la vita ci metta di fronte.
Giusto il tempo di farci i complimenti che dobbiamo già ripartire  perché non possiamo crogiolarci nel ricordo di  glorie passate rimanendo  troppo a lungo inoperosi  a goderci i frutti dei nostri successi, dobbiamo proseguire nel nostro intento e proprio lì, su quel sentiero che abbiamo da poco imboccato ci rendiamo conto di non esser soli.
Incontriamo altri uomini con cui dobbiamo interagire perché l’uomo è un animale da branco e quindi nell’ evoluzione cerca di condividere la vita con i propri simili.
Così come tu hai un valore , così  come il tuo tempo ha un valore e così come tu sei libero di scegliere lo stesso vale per ogni altra persona - da qui nasce il rispetto che vivi là dove sei rispettato! 
Quindi umilmente ci portiamo agli altri non per subire ma per renderci conto che ogni vita merita rispetto e nel rispetto non ci devono essere pregiudizi e preconcetti.
Nessuno di noi si può prendere il libero arbitrio di giudicare qualcun’altro, né in bene né in male perché nessuno di noi ha le capacità per farlo: piuttosto teniamo a mente che tanto abbiamo ricevuto e tanto è detto giusto dare! "Ognuno di voi potenzialmente potrebbe aiutare altre persone sullo stesso percorso che si trovano in difficoltà. Non occorre fare qualcosa di particolare o di strano, semplicemente condividere del tempo o delle parole come quelle che state sentendo".
Coltiviamo lo star bene un momento dopo l’altro perché la vita è bella fosse solo perché siamo vivi ed in ogni istante possiamo scegliere nel libero arbitrio di essere utili agli altri. "Quello che mi piacerebbe. . . vorrei vedere tanti guerrieri coraggiosi. La nostra casta è una casta di guerrieri, noi siamo filosofi guerrieri, noi siamo coloro che andavano intorno ai vecchi saggi per proteggerli, nei villaggi, in cima alle montagne, venivano cercati tutti questi personaggi importanti che erano utili al mondo che li circondava e venivano protetti. Ognuno di voi dovrebbe diventare un buon guerriero, innanzitutto per la propria vita, non arrivando mai a subire. Non accettate la mediocrità che sta dilagando. Ce ne sono milioni di esempi. Quanto sta degenerando tutto! Non accettate di subire senza almeno dire la vostra, qualsiasi cosa vi stoni. Nessuno ha il diritto di zittirvi, nessuno ha il diritto di dirvi "tu non hai voce in capitolo". Voi siete tutti uomini, tutti nati liberi, dipende solo da voi, dall'impegno che ci mettete, dal coraggio che ci mettete e da quanto siete disposti a pagare per ciò in cui credete".
E quindi con coraggio riprendiamo il cammino senza mai dimenticare che la vita è una meravigliosa avventura che va vissuta tutta !